Scuola In Regola

Per promuovere Alleanza e Corresponsabilità educativa tra Scuola e Famiglia

scuolafamiglia

 

Come nasce questo progetto?

Questo percorso formativo, ideato da Stefano Contardi, consulente educativo e formatore Kaloi, nasce dalla volontà di mettere in campo delle vere ed efficaci azioni concrete per costruire Alleanza Educativa tra Scuola e Famiglia. Lavora in un’ottica di corresponsabilità, non sancita solo da un documento formale (come a volte è accaduto – ahimè – con la stesura del Patto Educativo di Corresponsabilità nelle Scuole secondarie inferiori), ma sostenuta da strategie efficaci per la gestione del gruppo classe, messe in campo a scuola dai docenti e sostenute e rinforzate dai genitori a casa.

Dopo aver gestito per molti anni sia il percorso formativo “Insegnanti in regola” con i docenti, sia il corso “Genitori in regola” con le famiglie, all’interno del network Kaloi è nata la volontà di far dialogare maggiormente queste due fondamentali Agenzie Educative, che ultimamente sembrano faticare sempre di più a trovare occasioni di confronto e di riconoscimento reciproco. L’esperienza di lavoro all’interno della Scuola ed il confronto assiduo con i docenti hanno fatto maturare in noi la convinzione di quanto sia strategico lavorare molto bene nel primo anno di un nuovo ciclo scolastico, non solo dal punto di vista didattico, ma soprattutto in un’ottica di benessere relazionale, tra gli alunni e tra docenti e genitori.

Solo in un clima di fiducia reciproca tra Scuola e Famiglia gli alunni possono apprendere al meglio!

 

Quali obiettivi ha il progetto?

Il progetto SCUOLA in REGOLA ha tra le sue finalità la stesura di un Progetto, condiviso da scuola e famiglia, per creare una vera corresponsabilità educativa a partire da regole condivise, costruzione di relazioni e senso di appartenenza tra gli adulti, trasferimento di competenze educative, con il focus sul benessere dei bambini e dei ragazzi. E’ un progetto pensato per le classi prime di ogni ciclo, con 7-8 incontri formativi lungo l’anno scolastico, in cui genitori e insegnanti lavorano insieme per definire priorità comportamentali e obiettivi educativi degli alunni. Il formatore non entra in classe con gli alunni, ma incontra gli adulti, genitori e insegnanti, per aiutarli e sostenerli nel diventare una vera “comunità educante” , uscendo da logiche disfunzionali di contrapposizione e autoreferenzialità.

 

Come si articola il progetto?

Il progetto SCUOLA in REGOLA si suddivide in due fasi fondamentali:

 

1 FASE: sviluppo di fiducia reciproca e di appartenenza, costruzione di un linguaggio comune a partire dal tema delle regole

“Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”. Così recita un proverbio popolare africano.

Il villaggio però va costruito, non è presente a priori. Nel mondo occidentale post-moderno spesso non esiste. Anche in contesti locali poco dispersivi, sembra essere diffuso e dilagante un certo sfilacciamento relazionale. Diversi insegnanti lamentano: “I genitori non li ho mai visti”. Diverse mamme e papà affermano: “I genitori dei compagni di classe di mio figlio non so nemmeno che faccia abbiano”. Se manca un minimo di relazione, come immaginare un progetto educativo condiviso?

Il villaggio dunque va costruito, investendo in termini di intenzioni, motivazioni, energie. E’ più che mai indispensabile creare occasioni e processi ad hoc, che consentano la formazione di relazioni ed alleanze fra adulti. Quale momento migliore se non quello della classe prima per costruire PONTI tra Famiglia e Scuola, invece che alzare muri?

Scuola “In Regola”, nel produrre e realizzare un patto educativo sostanziale fra scuola e famiglia, si candida a promuovere occasioni di conoscenza reciproca e costruzione di fiducia fra adulti con funzione educativa, appartenenti alla stessa comunità classe. Non a “problema esploso”, bensì da subito, preventivamente, in modo che la “comunità classe” possa sintonizzarsi su un imprinting positivo, relativamente al modo di incontrarsi e confrontarsi su tematiche educative.

In questa prima fase sono previsti 3 INCONTRI FORMATIVI in plenaria, genitori e insegnanti insieme, da svolgersi nei primi mesi dell’anno scolastico

 

2 FASE: progettazione e applicazione di un PEC-CLASSE, specifico e co-costruito da insegnanti e genitori

La motivazione principale che muove la seconda fase della progettualità è la consapevolezza del bisogno di concretezza espresso dalle componenti scolastiche, che sempre più denunciano la presenza di una “emergenza comportamentale” e la mancanza di strumenti per gestirla e contrastarla.

Il Patto Educativo di Corresponsabilità (novità introdotta dal D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 –  Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249) era nato dall’esigenza di ripristinare l’alleanza educativa tra scuola e famiglia, alleanza che in modo crescente, negli ultimi anni, ha lasciato spazio a separazione o addirittura ostilità tra le due istituzioni, provocando ripercussioni non indifferenti in materia di educazione e formazione degli studenti. Purtroppo, nel tempo, il PEC è diventato l’ennesimo adempimento burocratico, che in molte scuole viene consegnato insieme al Regolamento Scolastico, un documento da firmare ma di cui le famiglie non hanno chiara la finalità. Peraltro, si è osservato che, anche nelle Istituzioni Scolastiche più attente e che stimolano processi di partecipazione, il PEC dell’Istituzione Scolastica diviene necessariamente  uno strumento fatto di norme e impegni “di ampio respiro”, trasversali, applicabili a tutte le classi e a tutte le età.

D’altro canto, Regolamenti di Istituto e PEC troppo complessi ed articolati, pur se apparentemente ben scritti, non si sono mostrati funzionali, in termini sostanziali, alla costruzione di strategie educative condivise e motivate, rimanendo troppo spesso non interiorizzati né dagli alunni, né dai genitori, né dalla totalità dei docenti.

Allo stesso tempo, i docenti molto spesso denunciano un senso di solitudine e di impotenza nel governare processi di formazione ed insegnamento, non adeguatamente affrontabili senza il supporto delle famiglie. Inoltre, gli stessi insegnanti sembrano implicitamente rivendicare la necessità di maturare maggiore coerenza e coesione educativa internamente al corpo docente, e il bisogno di una sorta di deontologia professionale, che possa garantire loro sicurezza nell’operare.

Si tratta quindi di analizzare i bisogni educativi dello specifico contesto e fare scelte, definendo alcune priorità di lavoro congruenti, condivise e “sostenibili dal sistema classe”, da quella specifica classe in cui si opera, sulle quali progettare un agire adulto intenzionalmente orientato, coeso e garante.

In questa seconda fase è previsto un incontro con un gruppo di lavoro ristretto, composto solo da alcuni docenti e alcuni genitori che lavorano concretamente sul documento, fatto di regole e priorità comportamentali specifiche per la classe. Seguono altri incontri formativi in plenaria, uno in particolare per presentare a tutta la comunità di docenti e genitori il PEC-CLASSE, e altri 3 per monitorare l’andamento delle attività, valutare se le priorità comportamentali funzionano, modificare ciò che si fa fatica ad attuare o introdurre nuove strategie.

 

Qual è il ruolo del formatore nel progetto?

In premessa, Scuola in Regola non è un progetto “su” Genitori e Docenti, bensì un progetto “con” Genitori e Docenti. Il formatore ha il compito di essere garante delle parti, di facilitare la comunicazione e di proporre esperienze e stimoli funzionali agli scopi del progetto.

I protagonisti di Scuola “In Regola” sono le figure educative adulte del gruppo classe, ossia i Genitori e Docenti delle classi prime, sia della primaria che della secondaria inferiore.

La gestione del potere è condivisa: il formatore si mette in autentico ascolto per meglio comprendere la realtà particolare rappresentata dagli attori scolastici (docenti e genitori), i quali sono invitati a reagire in modo propositivo alle ipotesi di intervento. L’operatore non si presenta solo come esperto, ma come partner competente, rispettoso delle conoscenze e del saper-fare dell’altro, capace di imparare dalle  competenze, di valorizzare le risorse dell’altro.

Il concetto base che informa questo modello è quello di empowerment! Durante tutto l’anno scolastico, il formatore svolge anche un lavoro di supporto motivazionale e di orientamento “a distanza”, con contatti via mail, per mantenere sempre alta la motivazione di genitori e docenti e il focus sul progetto, e per aiutare su eventuali difficoltà specifiche evidenziate da genitori o insegnanti.

Risulta evidente che è condizione ottimale partire con le classi prime, ma il progetto può essere destinato anche alle classi seconde, nel caso in cui la Scuola senta l’esigenza di recuperare un terreno di dialogo comune con le famiglie, a partire dal tema regole, col fine di far funzionare meglio il “sistema classe”.

 

Come fare per attuare concretamente il progetto?

Precondizioni per l’attuazione di questo progetto sono:

  1. Trovare dei finanziamenti per la realizzazione del Progetto, sia facendo appello a risorse interne della Scuola, sia col supporto di Fondazioni o Comitati Genitori, o partecipando a Bandi
  2. Avere insegnanti motivati, che vogliano investire seriamente ore del loro lavoro in questo progetto (un tempo investito in prima, ma che porta vantaggi anche negli anni successivi), e un Dirigente che ne supporti l’attuazione  (si è visto che il progetto riduce al minimo possibili conflittualità e eventuali vertenze legali sempre più frequenti nella Scuola… i Dirigenti stessi ne traggono un vantaggio!)
  3. Individuare un formatore Kaloi, o un insegnante, che abbia fatto la specifica formazione ed acquisito quindi tutti gli strumenti di gestione e attuazione del percorso. E’ un progetto pensato e costruito con molte attività esperienziali, che coinvolgono in positivo sia i genitori che i docenti e favoriscono il dialogo e una vision comune sull’Educazione; quindi non ci si può “improvvisare”. Uno dei 5 valori che contraddistingue il nostro network è quello della COMPETENZA, e in questo progetto ne abbiamo investita molta!

 

Sono un insegnante o un Dirigente, e vorrei attuare questo progetto nella mia scuola. Come faccio?

Scrivi una mail a info@kaloi.it, indicando le tue esigenze e la sede della tua Scuola; ti verrà indicato il formatore più vicino alla tua zona, che possa rispondere alle tue richieste.

 

IN PARTENZA…

Un’edizione per formatori che vogliano acquisire gli strumenti per gestire questo progetto a Scuola!

Domenica 14 maggio, a Bologna

Presso Spazio Meeting, via Ferriera, 4. Orario 9.30-18.30

Docente:

Stefano Contardieducatore, formatore Kaloi e counsellor, lavora da molti anni nelle Scuole, sia con percorsi di formazione dei docenti che con progetti di educazione socio-affettiva, promozione del benessere relazionale nel gruppo-classe e prevenzione del bullismo; in qualità di consulente ha collaborato molti anni con l’Ufficio di Piano di Lodi, nell’area adolescenza e prevenzione, per il coordinamento e la verifica delle progettazioni realizzate sul territorio lodigiano. Ha condotto e gestito il progetto Scuola in Regola in diverse Istituzioni Scolastiche del territorio, in alcune scuole primarie supervisionando la continuazione del progetto fino alla classe V. Conduce colloqui di counselling con genitori e insegnanti, e supervisione a gruppi di lavoro nella Scuola. 

Compila il modulo per la pre-iscrizione, e per ulteriori informazioni su costi e organizzazione manda una mail a info@kaloi.it

pen81

N.B.: il progetto SCUOLA IN REGOLA deriva dai progetti Kaloi sul tema Regole gestiti nei contesti Famiglia e Scuola; per poter gestire questo progetto formativo è necessario essere già formati e abilitati nei percorsi GENITORI E INSEGNANTI IN REGOLA. Se non lo sei, ma sei interessato a questo progetto, abbiamo pensato a una soluzione! Abbiamo previsto, sabato 13 maggio, un’ulteriore giornata formativa di 8 ore, per garantite una base formativa a tutti, pre-condizione necessaria per poter poi attuare Scuola In Regola. Chiediamo anche, a chi fosse interessato alla giornata di sabato 13, di leggere almeno uno dei due libri correlati ai percorsi formativi “Genitori in regola” e “Insegnanti in regola”, per costruire un linguaggio comune in tema di regole.

La giornata di sabato 13 maggio sarà avviata solo previo numero minimo di iscritti.

 

Translate »