Libro “Insegnanti in regola”

Come è possibile diminuire l’aggressività di una bambina nei confronti dei nuovi compagni? Come comportarsi con un ragazzo che sfida apertamente il docente e sembra non temere alcuna conseguenza? Come fare quando, in calce ad una nota, il Genitore scrive sul diario una “contronota”, mettendo in discussione l’operato del Docente?

Spesso queste e altre domande dei Docenti in tema di regole e disciplina rimangono senza risposta. In questo libro troverete molte risposte che cercate.

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La letteratura mondiale mette in luce il fatto che, rispetto alle problematiche comportamentali, gli approcci con maggior possibilità di efficacia sono quelli che originano da una visione sistemica, e cercano di agire su più livelli di coinvolgimento (in questo caso Alunni, Genitori, Docenti, Dirigenti, Extrascuola…)

Roberto Gilardi – già docente a.c. presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Trieste, fondatore di Kaloi, direttore della formazione IMR (Italian Medical Research), per molti anni formatore e trainer di Formatori sul modello di Thomas Gordon (quello di “Insegnanti Efficaci”) – nel libro Insegnanti in regola. Regole e competenze per la gestione della classe (edizioni La Meridiana, collana Partenze) presenta in particolare tre approcci alla questione: Legale, Morale, Umanistico.

L’Approccio Legale mira alla costruzione di regole e sanzioni nel sistema sociale e si occupa del suo buon funzionamento. Opera prevalentemente sulla “motivazione estrinseca”, cioè sul rispetto della regola motivato dal non incorrere nelle relative sanzioni.

L’Approccio Morale, al contrario, ha come finalità la trasmissione dei valori che sottendono ad una regola. Ricerca la disciplina attraverso la “motivazione intrinseca”, cioè il rispetto della regola perché considerata buona, giusta, equa.

L’Approccio Umanistico, o Psicosociale, si occupa di recuperare la motivazione alla trasgressione, di offrire occasioni di consapevolezza del proprio agire, di ribaltare storie socialmente deteriorate.

L’ipotesi da cui parte l’autore è che, se i sistemi educativi adulti avessero competenza e capacità nella gestione degli approcci Legale e Morale, non sarebbero necessari interventi di tipo Umanistico o Psicosociale, mossi dall’esigenza di recuperare situazioni di disagio o di mancata integrazione sociale.

E dunque di questo si occupano libro e percorsi formativi: fornire conoscenze e competenze per la gestione efficace ed equilibrata degli Approcci Legale e Morale, compresenti e non contrapposti.

L’autore propone infatti un interessante connubio tra due parole spesso ritenute contrapposte nell’agire educativo: autorità e autorevolezza. Il primo termine viene associato alla capacità di un sistema sociale di porsi come garante dei riferimenti istituzionali, e vede il docente ricoprire il ruolo di rappresentante della Istituzione Scolastica; il secondo viene collegato alle componenti di carisma del docente, necessarie allo svolgimento di una funzione educativa finalizzata alla crescita degli alunni piuttosto che al loro controllo. La competenza di un docente nell’agire sul grado di motivazione e partecipazione degli alunni ha infatti un impatto rilevante anche sugli aspetti disciplinari: meno una persona si annoia, più è stimolata verso scopi, obiettivi, attività, prova interesse e coinvolgimento, e meno “inventa” una serie di attività alternative nelle quali convogliare la sua energia.

La complessità di una tematica così attuale viene semplificata ed abbondantemente esemplificata, con lo scopo di offrire ai docenti una “bussola” per orientare l’agire individuale e collegiale. Lo Schema di riferimento teorico-pratico presentato offre possibilità concrete di confronto e di mediazione, a partire dal modo in cui ogni docente intende e agisce per la costruzione e la disciplina alle regole sociali, fino ad arrivare alla costruzione di orientamenti comuni, che in ambito educativo sono oggigiorno sempre più frammentati e autoreferenziali. Nel testo sono inoltre offerti molti spunti per implementare la mediazione comunicativa all’interno della classe, a partire dall’utilizzo del PEC (Patto Educativo di Corresponsabilità).

Insegnanti in regola permette inoltre di costruire uno schema di riferimento comune, nei termini, nei significati e nel funzionamento, a quello offerto ai genitori nel libro “Genitori in regola”. Apre un luogo di confronto tra Famiglia e Scuola, in un momento sociale che vede sovente la contrapposizione e lo scontro tra queste due agenzie educative.

Per costruire insieme un “agire educativo pedagogicamente orientato” e non casuale.

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