Approfondimento Insegnanti in Regola

1. Introduzione al corso       

•          Facilitare la conoscenza tra le persone

•          Comprendere attese e motivazioni

•          Stabilire un contratto formativo

•          Esporre la panoramica del corso

•          Costruire le ”regole del corso”

Così come “Ci vuole un motivo” per parlare di regole e soprattutto per rispettarle, ci vuole un motivo anche per partecipare ad un percorso formativo. E questa motivazione viene esplicitata all’interno del gruppo in formazione.

2. Lo Schema di Riferimento

•          Riflettere sulla  necessità delle regole

•          Fare un legame tra regole e Aspettative di Comportamento

•          Riflettere sulle finalità di un gruppo sociale

•          Riconoscere le diverse tipologie di regole

•          Conoscere lo Schema di Riferimento

Le persone hanno bisogno di regole in quanto sono imprevedibili. L’imprevedibilità è nella struttura ontologica dell’uomo che è dotato di sensibilità ed intelligenza, opera scelte, fa confronti… Le norme stabiliscono ciò che è accettabile e ciò che non è accettabile, e si traducono in aspettative di comportamento che se non rispettate innescano conseguenze spiacevoli, che vanno dalla semplice disapprovazione da parte dei membri del gruppo, sino all’espulsione dal gruppo stesso. Inoltre, le regole sono necessarie per il conseguimento delle finalità di un gruppo, per il suo mantenimento e per stabilire criteri di condotta verso l’esterno.

3. Area di Prescrizione: quali leggi? (le regole indiscutibili)

•          Il significato dell’ Area di Prescrizione

•          Conoscere la composizione dei 3 contenitori

•          Comprendere i tre approcci alle regole: Morale, Legale, Umanistico

•          Conoscere le diverse tipologie relazionali

•          Ragionare su Costi, Benefici, Condizioni di ogni relazione

Qualcuno potrebbe obiettare che parlare di regole di Prescrizione, cioè di “leggi”, a scuola sia eccessivo, fuori luogo, perché rimanda a relazioni di tipo coercitivo e autoritario. Ma, se è vero che una scuola non può e non deve funzionare come una caserma o uno stato di polizia dove tutto è regolato secondo ferree leggi e temute punizioni, è altrettanto vero che anche nella scuola esistono ampi spazi di tipo “Prescrittivo”, nei quali un docente è tenuto a far rispettare una legge, pena alcune possibili sanzioni: non a caso esiste un regolamento scolastico.

4. Approccio Legale: Trasgressioni e Sanzioni    

•          Definire l’approccio Legale alle regole

•          Conoscere lo Schema di costruzione delle sanzioni

•          Comprenderne i fattori di efficacia

•          Praticare la definizione di sanzioni

“Come funzionano o come dovrebbero funzionare le leggi ?”. E nello specifico: “Come potrebbe un Insegnante far funzionare al meglio tutto ciò che riguarda l’Area di Prescrizione?” Queste le domande da cui partire, per arrivare poi a trattare il tema della trasgressione alle regole e della costruzione di sanzioni.

5. Approccio Morale: Il Predicatore 

•          Conoscere l’Approccio Morale all’argomento

•          Le tre figure della Giustificazione

•          Chi è il Predicatore

•          Comprendere le condizioni di efficacia

•          Orientare le proprie azioni future

Ci sono molti modi per educare, cioè per facilitare il processo di trasferimento, costruzione, maturazione di norme, regole, valori, atteggiamenti e comportamenti. L’importante è conoscere i diversi stili educativi, i loro costi, benefici e condizioni, per poter scegliere il più efficace in una determinata situazione. Ed essere consapevoli di quale sia il proprio.

In misura più o meno rilevante, nella nostra cultura la cosa che ognuno di noi ha ricevuto maggiormente dalle figure educative di riferimento è la predica.

In misura più o meno rilevante, è la cosa che la maggior parte di noi è abituata a fare in ambito educativo: ognuno di noi predica in qualche luogo, in qualche contesto, con persone differenti. Come predicare oggi per essere ascoltati?

6. Approccio Morale: L’In-Segnante

•          Conoscere la figura dell’In-segnante

•          Il significato della biografia e della narrazione

•          Riflettere sul “Modello Intenzionale”

•          Definire le proprie aree di modelling

•          Comprendere il legame con Congruenza e Coerenza

Non sempre le nostre azioni corrispondono ad una motivazione solo personale, non influenzata da ciò che ci circonda, soprattutto non sempre tale motivazione è ponderata, resa consapevole. Per comprendere il perché di certe azioni, dovremmo entrare in una storia, non solo nella storia personale di chi sceglie, decide o semplicemente così si comporta, ma nella storia familiare, sociale, culturale di una regione, di una società.

Come “lasciare un segno” nella storia di un alunno?

7. Approccio Morale: Il Maieuta

•          Conoscere la figura del Maieuta

•          Apprendere competenze e fattori di efficacia

•          Riflettere sul processo di simbolizzazione

•          Praticare l’ascolto dell’implicito

•          Mettere a fuoco apprendimenti e intenzioni

Le parole usate per definire l’educazione ai valori e alle norme (trasferimento, costruzione, maturazione) identificano non solo modi di intendere la relazione educativa ma anche modi di agire molto differenti di educatori, genitori e insegnanti.

Il trasferimento è più pertinente per Predicatori e In-Segnanti, che attraverso prediche o insegnamenti e testimonianze cercano di trasferire, di giustificare una regola e soprattutto il valore che la sostiene. Diverso è quello che fa un maieuta…

8.  Area di Discrezione: quali contratti e accordi?  

•          Anticipare il significato dell’Area di Discrezione

•          Definire i fattori di un contratto

•          Fare una esperienza di mediazione

Al contrario del contesto familiare, dove a partire da una certa età dei figli buona parte della convivenza può essere regolata da trattative e accordi, nella scuola le occasioni di stabilire contratti non sono poi tantissime. Ma è fondamentale che un docente, per facilitare il processo di crescita in termini di responsabilità dei propri alunni, in base alla loro età favorisca in qualche occasione la possibilità di mediare tra le esigenze di una istituzione (la scuola), le proprie e quelle degli studenti.

9. Approccio Morale: Il Mediatore

•          La figura del Mediatore

•          I quattro fattori della costruzione di regole partecipate

•          Difficoltà e Tranelli della Mediazione

•          Il Metodo: Appartenenza, Assertività, Decentramento, Creatività

•          Analisi e gestione di casi

La mediazione è una modalità di approccio efficace alla gestione positiva dei conflitti. Il suo obiettivo è quello di condurre le parti in disaccordo ad individuare una soluzione mutualmente accettabile e soddisfacente per entrambe, attraverso l’ausilio di un terzo neutro: il mediatore.

10. Approccio Legale: Trasgressioni e Penali  

•          Comprendere le trasgressioni di accordi

•          Rivedere lo schema di gestione delle sanzioni

•          Conoscere il significato di “Educare alle penali”

Dare fiducia, assegnare una qualsiasi responsabilità a persone in fase evolutiva non è compito semplice. Il timore che qualcosa di negativo o indesiderato accada è sempre presente. Non a caso la responsabilità e il compito, così come la possibilità di fare scelte autonome, vengono normalmente dosati e calibrati. Tutto ciò non mette al riparo da possibili trasgressioni, e così anche nell’Area di Discrezione, per le regole costruite con accordi tra le parti, si può parlare di sanzioni, in questo caso definite penali.

11. Il PEC – Patto Educativo di Corresponsabilità   

•          Le linee Guida

•          Il NOI – Nucleo Operativo di Istituto

•          La costruzione del documento

•          Fattori comportamentali e fattori motivazionali

•          Il Patto esterno, Scuola – Famiglia, motivazione e processo

•          Il Patto interno, Collegio Docenti – motivazione e processo

Oggi è quanto mai necessario investire energie e tempo per la ricostruzione di un pensiero comune rispetto all’educazione, che passi anche attraverso uno strumento come il “PEC – Patto educativo di Corresponsabilità”. Purtroppo il PEC è stato spesso gestito in modo tutt’altro che favorevole alla ricostruzione di alleanza educativa “sostanziale” Scuola-Famiglia: in molti casi è rimasto un documento da far firmare, senza altro investimento che non quello della sua stesura e di una misera presentazione (quando c’è stata). In molti casi è stato utilizzato più come arma di “difesa” da possibili recriminazioni, lamentele, denunce da parte dei genitori, che come strumento di “attacco” alle situazioni educativamente fuori dalle righe.

Se invece fosse segno visibile di un rapporto di fiducia reale e sostanziale tra scuola e famiglia, sarebbe tutto molto più semplice…

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