Aspettando il Natale

 Sono mamma di tre bimbi: Filippo di 10, Giovanna di 7 e Martina di 5 anni. Come ogni anno in questo periodo siamo tutti affaccendati a preparare gli addobbi in casa, oltre a dolci natalizi, piuttosto che le statuine del presepe. Filippo e Giovanna qualche giorno fa mi hanno detto che loro non vogliono credere in Babbo Natale e soprattutto si sono rifiutati di aiutarmi nei preparativi: preferiscono passare il loro tempo guardando la televisione o giocando col telefonino. Sono amareggiata e disorientata…cosa dovrei fare?

Daniela

risponde  Giacoma Di Marco, formatrice Kaloi

Gentile Daniela,

ci si sente disorientati quando cambia qualcosa in famiglia e l’entusiasmo condiviso di un tempo sembra prendere strade diverse.  Lei potrebbe accettare questo cambiamento o attivarsi per fare qualcosa di nuovo, diverso e provare a coinvolgere nuovamente i suoi bambini. In questo caso le suggerisco due momenti.

Osservare, ascoltare, parlare

10, 7, 5. Sono le età dei suoi figli. Filippo e Giovanna le hanno detto che “non vogliono credere” a Babbo Natale.  Non ho davanti a me i suoi bambini  ma è come se vedessi due musetti ombrosi. Sono delusi per una magia svanita? Chiedono di essere “trattati da grandi”? L’improvvisa e irrinunciabile passione per Tv e cellulare ha un tempismo curioso.

Provi a parlare con Filippo, in modo semplice.  Provi ad ascoltare come mai “non vuole credere”.  Forse vorrebbe essere coinvolto come fratello maggiore, più grande, come aiutante in campo di Babbo Natale.  Parli con Giovanna. A 7 anni, generalmente, si ha ancora “voglia di credere”.    Anni fa un bambino chiese come mai, per un suo compagno, erano i genitori a portare i regali . La madre rispose la verità: che Babbo Natale va da tutti i bambini che ci credono; quando i bambini decidono di non crederci più, i genitori portano i doni per lui.  Suo figlio scelse di credere un paio d’anni ancora.  Ascoltare i suoi figli è il punto di partenza per offrire loro un nuovo orizzonte di coinvolgimento, mistero, eccitazione che li faccia sentire protagonisti.

Coinvolgere con gioia e creatività

Gioia, creatività e partecipazione sono tre buoni ingredienti per coinvolgere i figli in attività da fare insieme.  Le propongo qualche idea (vecchia e nuova) e un modo per trovarne tante altre con i suoi bambini. Con un po’ di pensiero, l’attesa del Natale è anche occasione per trasmettere valori. Divertendo e divertendosi.

Il valore dell’attesa. Il calendario dell’avvento è un modo semplice per scandire il conto alla rovescia dell’attesa. Aprire la finestrella può essere un festoso rito familiare del buon risveglio.

Saper aspettare è un valore pedagogico da trasferire, da educare.  E’ il modo per godere appieno della soddisfazione di un desiderio o di un traguardo raggiunto con pazienza, impegno, costanza. Il tutto e subito è un piacere effimero che lascia insoddisfatti, presto annoiati e non allena la tenacia nel perseguire i propri obiettivi.

Scrivere insieme la lettera a Babbo Natale o a Gesù Bambino può essere un momento in cui il bambino viene aiutato a fare piccoli bilanci di buoni comportamenti, una sintesi di ciò che desidera e una minima, realizzabile dichiarazione di buoni intenti per il futuro.

Il mistero e la speranza vanno nutriti. La vita è mistero. L’arrivo di Gesù è il mistero dei misteri. Non è necessario essere credenti per cogliere che l’esistenza è avvolta da qualcosa di più grande. Siamo parte di un universo, c’è un infinito, un Oltre che resta insondabile ma percepito con stupore dall’animo umano. Il periodo natalizio avvicina grandi e piccini al senso del mistero, del magico. La notte. Le stelle illuminano case, alberi, strade. Quella visita durante il sonno: compaiono doni e scompaiono latte e biscotti (ne resta qualche briciola). Se accadesse tutti i giorni sarebbe una follia ma l’eccezionale evento annuale nutre parti importanti dell’anima. Il mistero genera stupore, meditazione, curiosità, immaginazione, intuizione, creatività, poesia. Non sono talenti riservati ai mistici, agli artisti  e ai letterati. Il pensiero scientifico contemporaneo valorizza queste capacità come fondamentali alla ricerca. Credenti e scettici, ad ognuno il suo perché.

Storie lette e narrate, film natalizi sono riti familiari per una ventata di magia e speranza. Qualche idea di film?  Il Grinch, A Christmas Carol, La Vita è meravigliosa, The Family Man, SOS Fantasmi, Il Miracolo della 34a strada, Nightmare before Christmas, Una storia di Natale, Elf…

Preparare e addobbare la casa sono gesti di cura e di accoglienza, come quando si aspetta un ospite importante. Lei potrebbe provare a rendere questo momento più coinvolgente e divertente per i suoi bambini. Può renderli protagonisti delle scelte per le decorazioni. Non sarà tutto esattamente come lei l’aveva immaginato ma l’avrete fatto insieme.

Potreste realizzare con la pasta di sale originali palline per l’albero, statuine per il presepe, porta candele o decorazioni per la tavola. Qui può trovare un semplice tutorial con la ricetta:

https://www.youtube.com/watch?v=Pr-q8s3AkpM

La mia collega Barbara Bravi che gestisce un servizio prima infanzia, ci segnala un link per decori natalizi da fare insieme ai piccoli artisti:

https://www.facebook.com/immaginante/photos/pcb.616559715115514/616559541782198/?type=1&theater

da un’idea di Immaginante – Laboratorio XMAS Design.

Materiali:  coperchi di plastica, stoffe bianche e rosse, immagini ritagliate da giornali e cataloghi, filo di lana, forbici, colla, ago di lana per foro . Facili da realizzare.

Cercate insieme altre idee su internet per realizzare addobbi o dolcetti natalizi!

Essere protagonisti, partecipare e giocare rende tutto più divertente e interessante. Non abbia scrupoli a dare qualche regola per l’uso della TV e del cellulare. Vedrà che le lamentele finiranno quando avranno le mani in pasta!

Buon Natale a tutti voi!

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